Studiato e discusso da oltre un secolo come uno dei maggiori contributi all'antropologia culturale e alla storia del mito e della religione, il Ramo d'oro viene finalmente presentato in una traduzione dell'edizione inglese completa in 12 volumi, mai finora disponibile in italiano. Conclusa l'indagine sui maghi e i re primitivi, in questo volume Frazer affronta il complesso argomento della formazione, della natura e dello sviluppo dei tabù nelle comunità umane dalle origini ai tempi più recenti. L'assunto di Frazer è che i tabù nascono dalla convinzione che tutto abbia un'anima e rappresentano complessi sistemi di originaria superstizione sorti proprio in difesa del principio vitale. I tabù si sono sviluppati, nelle prime forme sociali, soprattutto per la tutela dei capi e delle persone di rango elevato. Lentamente, si sono poi estesi a tutti e hanno finito per regolare ogni minimo aspetto della vita, del modo di affrontare la morte e finanche del linguaggio quotidiano. Benché allo studio dell'etnologo e dell'antropologo le complesse dinamiche dei tabù possano apparire bizzarre o talvolta inspiegabili, la loro persistenza ha contribuito in maniera decisiva al formarsi delle regole di vita civile, a plasmare e a dirigere le pratiche morali dell'umanità. Grazie a una carrellata ineguagliabile di esempi e casistiche, Frazer completa un'ulteriore basilare tappa lungo quel complicato percorso verso una conoscenza della religiosità primitiva che gli consentirà di arrivare alla spiegazione del mito del bosco aricino da cui aveva preso le mosse.