Dall'indagine emerge un quadro a sufficienza vario che aiuta a intendere il ruolo significativo ricoperto dal prefetto Galbiati nell'intrattenere relazioni umane e la sua disponibilità a "dare una mano" agli studiosi che si rivolgevano a lui; ma soprattutto emerge il profilo di una istituzione, la Biblioteca Ambrosiana, che con i suoi fondi preziosi era (e, nonostante i tempi mutati, ancora è) un punto di forte attrazione per paleografi, storici, filosofi, filologi classici e moderni, letterati.