Un libro che mette al centro alcune domande sulla vita tra fede e ragione. I capitoli si snodano a poco a poco nella ricerca di un senso, stimolando curiosità. Accenna con un atteggiamento etico e narrativo ai limiti della scienza, all'origine del mondo, al dualismo materia/antimateria e non dimentica che ogni cosa è soggetta al tempo. La sua scrittura contiene un respiro biologico. Temi come la vita e la morte vengono trattati mantenendo accese domande sull'evoluzione, sull'esistenza di un Creatore, sfumando contrasti tra fede e ragione. Nella dolorosa percezione dell'assenza mantiene la speranza e con stupore prende coscienza che l'atteggiamento verso le grandi domande della vita fanno parte della fragilità caratterizzata dall'essere nel mondo, fragilità che non è solo un limite ma un'apertura verso la trascendenza.