Nessuno meglio di Paolo ha elogiato così bene la "carità", facendone il vertice della letteratura religiosa. Il termine greco agapé ripreso dalla versione dei LXX dove è tradotto il linguaggio ebraico dell'amore, è scelto da Paolo per indicare l'amore. Esso: 1) ha la sua fonte in Dio; 2) viene rivelato da Gesù Cristo; 3) e da lui comunicato ai credenti per mezzo dello Spirito santo. Siamo al culmine della rivelazione trinitaria. Nella situazione attuale mondiale (tra perdita di valori, xenofobia e razzismo) vale la pena allargare ai più la riflessione teologica "sulla carità secondo Paolo".