L'autore indica in quest'opera la ricerca della via interiore, la ricerca dell'io autentico. Per lui "iniziazione" significa aprire le porte al mistero che ognuno si porta dentro, al divino in noi; l'uomo dovrebbe diventare un collaboratore su questa via, attore in prima persona del proprio risveglio. Gli scritti che egli ci ha lasciato sono compagni di viaggio per chi si incammina su tale via, segnali indicatori sicuri e affidabili per chi è alla ricerca. Dürckheim non volle essere un guru nel senso di guida cui affidarsi passivamente, ma un maestro capace di divenire "superfluo" nel momento in cui il discepolo è cresciuto abbastanza per aver sviluppato il "maestro interiore".