C'è una speranza per dare nuovo impulso a una ritualità umana, semplice e spontanea, che possa poi divenire liturgica? Luogo naturale dell'iniziazione al rito sono le esperienze affettive, familiari e comunitarie. Nella chiesa domestica, l'amore è sperimentato nelle forme più immediate e concrete: nella vita coniugale e nell'educazione dei figli, gli sposi compiono atti di culto, celebrano una liturgia propria e originale. La via può essere allora riscoprire, curare e riproporre i piccoli riti quotidiani per diventare capaci di celebrare il grande rito domenicale. E viceversa: celebrare il rito domenicale con una cura e un'intensità di fede tali da rigenerare anche i riti quotidiani dell'amore familiare.