Le nuove tecnologie digitali s'integrano in maniera sempre più pervasiva con gli "umani", che vedono i loro sensi esterni (tatto, udito, vista...) e lo stesso sistema cognitivo assistiti/governati da dispositivi etero diretti, che mirano a una vera e propria fusione "uomo-macchina". Il saggio analizza le implicazioni teologiche, antropologiche, filosofiche, sociologiche, politiche, giuridiche, criminologiche... dell'universo digitale originato dai nuovi dispositivi elettronici, dalla rete internet e dalla "pseudo-intelligenza artificiale". Dopo aver presentato uno status quaestionis sul significato e le applicazioni della rete internet si analizzano i social media e la navigazione on line. Si discutono alcuni problemi connessi al loro uso: i big data, l'apprendimento automatico (machine learning), la "pseudo-intelligenza artificiale", il diritto di autore, il diritto all'oblio, la tecnocrazia. Secondo alcuni l'umanità sta transitando dall'antropocene al tecnocene. La stessa Chiesa ritiene le nuove tecnologie uno strumento utile e necessario per l'evangelizzazione e il progresso dell'umanità, ma contemporaneamente si dispone a evangelizzarle. Il testo intende offrire ai pastori, ai religiosi, agli operatori pastorali e agli utenti delle nuove tecnologie un valido strumento per educarsi al loro uso.