Il libro raccoglie i frutti di un'esperienza decennale sul campo, nutrita dagli studi inerenti al suono delle campane tibetane e, più in generale, a quello che gli indiani chiamano nâda, la vibrazione creativa, scintilla e quintessenza di ogni fenomeno esistente nell'universo. La tessitura sonora delle singing bowls, ricca di frequenze armoniche naturali, è in grado di suscitare un'esperienza uditiva sorprendente per le orecchie di un occidentale in quanto ne sovverte alcuni paradigmi culturali; abituati come siamo all'ascolto di musica basata sul temperamento equabile (un sistema di intonazione degli strumenti pratico ma molto rigido, introdotto in Europa intorno alla fine del 1600), gli intervalli naturali e policromi delle "ciotole sonore" possono causare infatti, una sorta di benefico "shock culturale" che destruttura la mente dell'ascoltatore e apre un varco verso nuove e profonde esperienze interiori. Al tempo stesso, il suono ancestrale delle campane tibetane esercita su di noi un richiamo stranamente familiare, qualcosa in grado di connetterci con nostra natura più profonda e con il mistero della Manifestazione. L'essenza "sonica" del mondo concepita da tutte le antiche cosmogonie rappresenta, la chiave di lettura principale per comprendere il potere che il suono e la musica possono esercitare nelle nostre vite; la "via del suono" può essere un' efficace veicolo per il ripristino dell' armonia interiore, spesso turbata dalle emozioni distruttive quali rabbia, paura, sfiducia in sé stessi e verso il proprio potenziale evolutivo. L'augurio è che "Onde di Pace" possa rappresentare un'utile mappa per il lettore che desideri orientarsi con cognizione di causa in questo mondo affascinante e, per certi aspetti, ancora ignoto.