Il movimento pentecostale è ormai parte integrante del mondo evangelico contemporaneo. Molti però hanno visto (e continuano a vedere) in esso soltanto un fenomeno religioso superficiale, dalla dubbia identità teologica, caratterizzato da manifestazioni estatiche. In questo libro, che è diventato un punto riferimento nella ricerca storica sul movimento pentecostale, lo storico e teologo Donald Dayton mostra come le radici teologiche del pentecostalismo partano dal metodismo e dal risveglio di santità del XIX secolo. Questa rigorosa ricerca traccia con accuratezza i legami tra il pentecostalismo e la teologia evangelica, smentendo l'immaginario che lo vuole soltanto come il risultato di un artificioso sistema di idee revivalistiche moderne. Un'identità che porta in sé la riscoperta della giustificazione per sola fede, della santificazione progressiva, della manifestazione delle guarigioni divine, il tutto coronato dalla realizzazione del battesimo nello Spirito Santo con la manifestazione del "parlare in altre lingue, come lo Spirito dava loro di esprimersi" (Atti 2:4).