Molti autori hanno affrontato con competenza e profondità il tema del celibato nelle diverse prospettive possibili: la teologia morale e spirituale, la psicologia, l'antropologia, la disciplina ecclesiastica. La prospettiva scelta in questo volume, che raccoglie decenni di esperienza, è quella di raccontare le storie di persone celibi senza formulare alcun principio universale, ma soltanto alcune considerazioni molto attinenti ai casi considerati. Il contenuto delle singole storie è frutto di confidenze. Come scrive l'autore nell'Introduzione: «La scelta del celibato dovrebbe rendere le persone più libere di dedicarsi integralmente al regno di Dio, impegnando tutte le energie nella grande varietà di servizi che le strutture religiose propongono. Nella realtà, la mancanza di un vincolo affettivo forte, l'immaturità di certi rapporti, l'evidente situazione protettiva di diverse comunità espongono il religioso al pericolo di alimentare atteggiamenti non di servizio, ma di ripiegamento su se stesso, come un eccesso di narcisismo, di indolenza, di egocentrismo: se il suo impegno di celibato ha reso libero il religioso, ora è libero per chi? Per cosa? A cosa gli serve la sua libertà?».