Il libro presenta una serie di studi sul tema dei diritti umani. Troviamo una prima ricerca sulla giurisprudenza italiana per quanto riguarda la salute dello straniero. Dopo un primo paragrafo dedicato a specificare il tema della salute, prendendo come punto di riferimento i principali documenti degli organismi internazionali dal dopoguerra ad oggi, l'attenzione si è rivolta sulla modalità italiana di affrontare il tema della salute dello straniero. Dalla Costituzione del 1948 sino al decreto Salvini del 2018 molta strada è stata compiuta, come vedremo, ma non sempre in modo positivo e lineare. Si passa poi ad analizzare Il documento Dignitatis Humanae del Concilio Vaticano II sul tema della libertà religiosa. Oltre a mostrare alcuni passaggi fondamentali che ne hanno segnato una grande novità nei confronti del magistero precedente in termini di libertà di coscienza e di religione, viene studiata la coerenza interna e, allo stesso tempo, lo sviluppo dei pronunciamenti magisteriali dei pontefici che si sono succeduti al Concilio Vaticano II. Il discorso si snoda, poi, sul tema delicato dei diritti umani che ha occupato un posto sempre più significativo nel dibattitto culturale contemporaneo, a partire dalla fine della Seconda guerra mondiale. In quel delicato contesto storico, si trattava di porre le basi di un mondo in cui la dignità umana fosse riconosciuta come valore universale. L'attenzione è posta sullo sviluppo filosofico avvenuto in occidente sul tema della dignità della persona umana, per porre le basi del diritto. Infine, uno sguardo alla delicata vicenda del Cile a circa 50 anni dal colpo di Stato di Pinochet (1973) ai danni dell'allora presidente Salvador Allende, che ha provocato una riflessione del diritto penale internazionale soprattutto sul tema dei desaparecidos.