Il libro mette a fuoco alcuni nodi cruciali del rapporto con il mondo digitale: nella prima parte si analizza il configurarsi di una nuova antropologia, determinata dalle opportunità inedite offerte dal digitale, che solleva però anche difficili interrogativi etici. La seconda parte affronta i lati oscuri di internet, rappresentati soprattutto dal cyberbullismo e dalle dipendenze, in particolare quella della pornografia online. La terza parte mostra come questi aspetti siano stati amplificati dalla pandemia e come sia possibile riscoprire dinamiche disattese ma fondamentali per la qualità della vita, che il lockdown ha contribuito a far riemergere.