La vita religiosa è arrivata a questo difficile momento perché erede di una visione di sé che le impedisce di intravedere la sua vera missione all'interno di quel futuro verso cui Dio sta conducendo la Chiesa. Da qui il doversi oggi ripensare, ripartendo dal credere che la "tradizione" è una realtà vivente: è la vita di un principio attraverso tutta la sua storia, per cui la trasmissione della tradizione non è ripetizione ma re-interpretazione. La stessa cosa è per il nostro essere umano, che in ogni momento è il risultato relazionale del suo stare nel mondo, per cui ogni momento è una modalità provvisoria di abitare il tempo.