In questo libro la parola Tradizione va intesa innanzitutto in senso eminente, ovvero in quello veicolati da autori come René Guénon e Jiulius Evola, dunque con riferimento ai mondi della sapienza esoterica e delle religioni, con i miti, i simboli e i riti che la prima e le seconde hanno trasmesso. In secondo luogo, come tradizione storico-culturale dei popoli, in cui però possono manifestarsi, pur a distanza di secoli, la memoria, l'eco, la traccia, ora conscia ora inconscia, della Tradizione in senso eminente, anche qualora questa si sia affievolita o spenta. Da qui un itinerario attraverso autori e testi che si richiamano al (o se non altro sottintendono il) concetto di Tradizione nelle due forme indicate e ne offrono temi e motivi. Il lettore è così trasportato dai miti presenti nelle opere di un poeta come Giuseppe Conte alle esplorazioni di luoghi magici d'Occidente e d'Oriente, dai misteri danteschi e massonici si segni dell'imperituro fascino di Roma pagana, dai labirinti del sovrasensibile alla memoria dell'antico e dei suoi simboli nella storia contemporanea e nei suoi protagonisti