Nel nostro mondo contemporaneo, così spesso appiattito sull'esistente come unico orizzonte plausibile, è ancora possibile credere come nelle generazioni passate, o la fede può avere senso solo come apertura alla speranza in ciò che non è prevedibile, come affidamento a colui che rende reale ciò che in apparenza è impossibile? Pubblichiamo la traduzione dell'articolo "La foi est-elle encore possible?", apparso nella rivista Études 4 (2020), pp. 79-89.