Ricerca storica e analisi teologica sono i capisaldi dell'imponente lavoro interpretativo che l'autore sta conducendo da molti anni sul concilio Vaticano II. Un considerevole processo di apprendimento ecclesiale, che ha connotato la seconda metà del '900 e prosegue ancora oggi, ha contribuito a definire il profilo della Chiesa alle prese con la complessità del nostro tempo. In questo senso, per Theobald il Vaticano II non è l'ultimo di una cristianità euro-atlantica, ma il primo di una Chiesa diventata mondiale e interculturale. Nella differenza tra queste due prospettive il volume indica il percorso per entrare in una nuova fase di ricezione conciliare con l'intento di farne emergere le potenzialità. Un modo di procedere che tiene conto del contesto transculturale e del radicamento concreto delle nostre esistenze.