Gli interrogativi suscitati dall'antropologia culturale, con lo studio delle culture, sono ancor più evidenti in un mondo globalizzato. Come la teologia morale può rispondere alla domanda posta dalla molteplicità delle culture? Si tratta solo di aggiornare il lessico della natura oppure il nuovo contesto chiede di pensare insieme l'istanza posta dalla specificità umana e dalla pluralità delle culture, che sono le forme storiche di un umano che non esiste se non nella forma di un universale concreto?