Si è soliti pensare che l'Andalusia del Medioevo sia stata il regno di una serafica armonia interreligiosa: personaggi come Averroè, Maimonide e Raimondo Lullo sono considerati gli eroi di una stagione ritenuta anticipatrice dell'Illuminismo. Ma è stato davvero così? Candiard ritiene che la ricchezza di quella stagione culturale sia tutt'altro che un semplice sincretismo interreligioso o l'arrendevolezza intellettuale del credente. L'Andalusia è invece testimonianza che l'indebolimento della concezione religiosa della verità non favorisce, anzi ostacola la tolleranza. Il dibattito, anche animato, sostiene Candiard, è più rispettoso dell'indifferenza gentile, perché prende veramente in considerazione l'altro e le sue idee.