Fra Giacomo era felice quando poteva condividere tempo di qualità con le sorelle clarisse: era sua convinzione che la relazione tra frati e clarisse ha a che fare con l'essenza della vocazione francescana; si tratta di una realtà che coltivata e custodita nel modo appropriato può costituire anche oggi una parola nuova per la vita consacrata e per la Chiesa in generale. Queste pagine offrono un esempio affascinante di rilettura sapienziale della realtà quotidiana, di discernimento concreto e puntuale sulla vita fraterna alla luce della relazione con Dio. E aprono uno squarcio sulla vita interiore dell'autore, sulla sua profonda unificazione, che gli permette di indicare con chiarezza punti di forza e possibili debolezze nel vivere la vocazione francescano/clariana.