Quest'opera di Giacomo Biffi, che risale al 1970, conserva intatta, col suo linguaggio limpido e preciso e col suo pensiero profondo e trasparente, la sua freschezza e il suo vigore. Non è frutto di mode teologiche tutte volte all'"orizzontale"; propone al contrario: «una teologia del tutto "verticale", una pura contemplazione del Cristo come vivente e della sua gloria». Scrive ancora Biffi: «È una contemplazione della verità assoluta, come esiste in sé stessa e come si offre in cibo spirituale agli uomini»; «la verità ci sembra così importante e così bella, da meritare qualche rara volta l'omaggio anche solo di un tentativo di ricerca diretta, gratuita e disimpegnata». La verità contemplata è quella del disegno divino che è il Crocifisso risorto, o Gesù Signore alla destra del Padre, con il quale e nel quale tutto l'universo, e specialmente l'uomo, è stato predestinato. E in questo disegno divino tutti gli aspetti principali del mistero cristiano - il peccato e la redenzione, i sacramenti e la vita cristiana, la Chiesa e i «novissimi» - si trovano esplorati e unificati. Alla destra del Padre sa infondere in chi lo legga e lo assimili una gioia profonda. Il mistero esplorato è un «mistero di gioia», che viene dalla consapevolezza della «nostra condizione di uomini sulla terra che hanno un "Signore nei cieli"». Prefazione di Inos Biffi.