Dalle città francesi ai territori contadini delle regioni tedesche, alle colline e montagne italiane e svizzere, alle lande desolate dei Pirenei ispanici, fino alle distese di pianura delle giovani colonie americane: tra la fine del Trecento e la fine del Seicento, sventura, povertà e orrore si moltiplicano attorno a un nucleo unico e quasi completamente "al femminile", che prende il nome di opera stregonesca. Il dibattito sul numero delle donne sacrificate alla teoria della lotta al male è tuttora in corso. Questo libro riprende e completa la ricerca che l'autore ha iniziato anni fa sul tema dei "tribunali della coscienza" e ricostruisce uno dei fenomeni di femminicidio più drammatici nella storia, aiutando a comprendere il meccanismo per cui l'antico accanimento degli inquisitori può lasciare tracce anche nell'oggi. Il lettore troverà alcuni casi noti, come quello di Giovanna d'Arco e delle streghe di Salem, altri meno conosciuti (come quelli di alcune figure stregonesche del territorio italiano), tutti accumunati da quella che fu la "caccia" più sconcertante che potere religioso e politico poterono per secoli mettere in atto.