Quella che qui viene proposta è la prima omelia che testimonia l'ingresso della festa natalizia nell'Oriente cristiano, attorno al 377; in precedenza (e tutt'ora) l'ortodossia pone al centro delle festività dell'Incarnazione la festa dell'Epifania. Si tratta, dunque, di un elemento storico e teologico importante, quello che sta alla base della pubblicazione di questo testo basiliano, in cui il grande monaco e teologo del IV secolo, prendendo spunto dalla celebrazione della nascita di Gesù, si diffonde in una riflessione che tocca tutti i grandi temi del dibattito cristologico dell'epoca (Cristo generato come Dio e come uomo; unità in Cristo dell'umano e del divino; salvezza proposta all'uomo che viene "assunto- da Gesù). Un testo che è, dunque, occasione di una riscoperta che va ben oltre l'archeologia cristiana, ma che offre al lettore un modo originale di affrontare la meditazione del vicino Natale di Cristo. Una lettura che può essere "frantumata e masticata- per avvicinarsi alla festa di Gesù Bambino con un piglio di riflessione profonda.