La trilogia di Balthasar (Gloria, un'estetica teologica; Teodrammatica; Teologica) ha in un certo senso rivoluzionato i tradizionali attributi dell'Essere nell'Occidente (il Vero; il Buono; il Bello), facendo partire tutto dalla bellezza nel mondo e dalla corrispondente gloria di Dio. Oggi, tale approccio, che all'origine lasciò non pochi perplessi, è divenuto un percorso di riferimento. Ogni volume della trilogia, pur appartenendo all'architettura di un percorso, è in sé autonomo, in quanto svolge un tratto di cammino compiuto. Stili ecclesiastici è il secondo volume di "Gloria" e fa seguito alla grande introduzione all'estetica teologica di La percezione della forma. In questo volume Balthasar mette in luce le testimonianze, gli stili degli scritti di alcuni protagonisti del mondo tardoantico e medievale: Ireneo, Agostino, Dionigi, Anselmo e Bonaventura «non sono il nucleo solare, ma cinque raggi che ne testimoniano l'esistenza».