Questo 15mo Rapporto sulla Dottrina sociale della Chiesa nel mondo si occupa di un argomento impegnativo e insidioso, il Deep State (o Stato profondo), vale a dire il potere occulto che dall'ombra manovra il potere apparente e istituzionale. L'immagine più efficace è quella dei burattini e del burattinaio. L'esistenza di un livello non in chiaro del potere è una esperienza indiretta che oggi molti cittadini fanno. Essi si accorgono che, anche cambiando le maggioranze politiche, la situazione non cambia se non in piccoli dettagli, molte riforme vengono fermate o deviate e le aspettative deluse. Si respira una diffusa percezione che partecipare serve a poco o a nulla perché i giochi reali si fanno ad un altro livello, nascosto e inaccessibile. Il Rapporto esamina criticamente il concetto stesso di Deep State e analizza le sue dinamiche principali: le politiche delle grandi fondazioni statunitensi, i condizionamenti del pubblico da parte del privato, il controllo degli organismi internazionali tramite relazioni di fatto tra questi ultimi e finanziatori che diventano partner informali ma sostanziali, le "porte girevoli" tra istituzioni e ONG private, la trasformazione della società civile internazionale guidata da una nuova élite non democratica in rapporto di interessi scambievoli con il potere ufficiale, i ricatti nei confronti dei Paesi africani mediante il condizionamento degli aiuti per lo sviluppo all'approvazione di legislazioni contro la vita e la famiglia. I vari studi e le cronache del Rapporto vengono collocati in un contesto più ampio, che possiamo definire di teologia della storia cristiana, per evitare che le osservazioni che si ispirano alla Dottrina sociale della Chiesa si facciano invischiare in altre strategie dubbie e pericolose. Saggi di: Gianfranco Battisti, Riccardo Cascioli, Ivo Colozzi, Bernard Dumont, Julio Loredo, Grégor Puppink, Raymond Leo Burke, José Antonio Ureta, Aldo Rocco Vitale.