Il libro presenta i risultati di un lavoro biennale di ricerca, condotto presso la Facoltà teologica del Triveneto, dedicato al confronto tra saperi psicologici e saperi teologici o spirituali. Ciò che contraddistingue questo lavoro da altri analoghi è il suo intento pratico. Si è cercato di spostare il dibattito dalle grandi questioni teoriche, già fatte oggetto di nutriti dibattiti nei decenni passati, a quelle pratiche, chiamando in causa la tradizione spirituale. Sono perciò chiamati in causa i grandi temi della tradizione spirituale, quali i vizi e le virtù, il cammino spirituale e la maturità spirituale, il discernimento e così via, al fine di capire in che rapporto stiano con le pratiche di cura o di counseling elaborate dalle scienze psicologiche moderne, evidenziandone continuità e discontinuità. Il confronto si presentava arduo fin dall'inizio, date le difficoltà di confrontare linguaggi e categorie così lontane nel tempo e diverse tra loro. Il contributo di persone esperte in entrambi fronti, quello spirituale e quello psicologico, pensiamo abbia permesso di guadagnare qualche chiarezza in più, su un tema così complesso e delicato.