Di lettere ne scrive tante don Tonino Bello: ai protagonisti del Vecchio Testamento, a Gesù nella sconfinata distesa del deserto, a Maria nella notte di Efeso, a Giuseppe nella bottega di Nazareth. Ma anche alla turba dei nuovi poveri, alle comunità parrocchiali, ai sacerdoti, ai giovani sposi, agli amici. Gli è congeniale il genere dell'epistola: per immediatezza ed essenzialità. Una comunicazione vitale, animata dal soffio dello spirito e dal battito del cuore.