Non si trova Dio anzitutto lì dove si lavora, dove ci si stabilisce, dove si invitano gli altri. Lo si trova nella stalla. Nella nostra stalla. Il che esige da noi l'atteggiamento dell'umiltà. Dobbiamo avere il coraggio di aprire la nostra stalla a Dio. Solo se gli presentiamo tutto quello che c'è in noi, egli entrerà in noi. Dio non s'accontenta di abitare nelle camere ben pulite che riserviamo agli ospiti, ma vuole scendere anche nelle nostre profondità. Chiede di illuminare anche le nostre tenebre. Nelle immagini natalizie la luce irradiata dal bambino divino illumina la stalla e diffonde un chiarore soffuso su ogni cosa. Lì dove giace il bambino divino, tutto può trovare posto: lì ogni cosa diventa umana, benevola e buona.