Tra il III e il IV secolo d.C. fioriscono, nei deserti della Siria e dell'Egitto, innumerevoli colonie di monaci. Seguendo l'esempio di sant'Antonio abate, molti altri si inoltrano nel deserto, alla ricerca di se stessi. E, sulle loro tracce, moltissimi pellegrini, che bramano una parola di consiglio da chi si è già tanto inoltrato nel cammino verso la saggezza e la pace interiore. Dall'incontro tra queste due ricerche nascono le raccolte degli Apophtegmata Patrum e i trattati di Evagrio Pontico, grazie ai quali i frutti di quella lontana spiritualità non sono andati perduti. Come già in Il cielo comincia in te, Anselm Grün riprende i detti dei primi monaci per infondere loro una nuova vita e per far sì che, oltre le barriere dei secoli, essi tornino a parlare al nostro cuore. Anselm Grün ci rivela così la saggezza che si nasconde in quei detti: essi insegnano la via che porta alla libertà dello spirito, senza la quale non si può vivere.