Il Vangelo di Giovanni non è una raccolta di informazioni su Gesù. Le pagine del quarto vangelo, "scrigno di sapienza psicologica e spirituale", disegnano l'immagine di un Gesù che è essenzialmente colui che ci rivela il Padre, un Gesù che rende visibile e sperimentabile la fonte dell'amore, un Gesù "porta della vita". Nel linguaggio della spiritualità contemporanea diremmo: il Gesù dell'evangelista Giovanni vuole condurre ciascuno di noi a fare esperienza di Dio - a fare una esperienza mistica di Dio. Traccia il cammino che ognuno di noi è chiamato a compiere per diventare se stesso e per farsi una cosa sola con Dio. Il Verbo incarnato vuole portare ciascuno di noi al di là dell'immediato, rivelandoci la realtà autentica, l'unica che in fondo conta. Vuol fare emergere l'invisibile proprio in ciò che è visibile. Quella propostaci da Anselm Grün è dunque una interpretazione nuova e suggestiva del Vangelo di Giovanni, caratterizzata da un tratto mistico e spirituale: in questo, come negli altri suoi commenti ai vangeli, l'autore riesce a dare voce a un messaggio universale, in parole semplici e toccanti.