Con tono vivacemente anticlericale, il libro, la cui introduzione e note sono attribuite a Stendhal, si presenta come testimonianza dei danni provocati dalle monacazioni forzate e dei crudeli misfatti dei tribunali ecclesiastici. Le date delle edizioni italiane clandestine coincidono con quelle delle tre rivoluzioni liberali in Italia: 1820, 1848, 1860. Un periodo storico che esprime una cultura "ufficiale" dominata da un clericalismo miope e intransigente. Gli avvenimenti del Convento di Sant'Arcangelo a Bajano qui descritti con dovizia di particolari erotici o grotteschi, costituirono ampio oggetto di scandalo e spesso punto di partenza per sfuriate anticlericali.