I giovani sono il futuro e la speranza. Non possiamo averne altre. Perché allora descriverli solo attraverso gli aspetti problematici, come si tende oggi a fare in Italia, anche nella Chiesa cattolica? C'è bisogno di uno sguardo diverso, che questo libro - nato da approfondite ricerche sul campo tenta di assumere. Un attento ascolto delle loro voci suggerisce che i giovani non siano diventati sordi alle ragioni del cuore, che il loro orizzonte spirituale non sia chiuso al trascendente e che non siano dunque divenuti increduli e indifferenti, ma piuttosto che siano "usciti dal recinto". Da quel mondo cioè in cui si pensa che l'istituzione - anche quella religiosa - venga prima della persona, che la risposta venga prima della domanda, che la legge venga prima della coscienza, che l'obbedienza venga prima della libertà.