Questo scritto venne presentato come la "traduzione", da una biblioteca astrale, di un testo pratico di Magia. L'interpretazione che l'Autore dà del termine "Magia", in questo caso è quella di "Scienza della comunicazione tra mondi diversi". Tentava di aprire le menti all'ipotesi verosimile di un universo popolato da molteplici intelligenze spirituali, dotate di sensi adattati ad ambienti e forme infinitamente diversi dal nostro, ma come noi animate dalla stessa ansia di trovare risposte alle domande fondamentali dell'esistenza. In un'ottica di ricerca personale di conoscenza si pone questo evocativo e misterioso testo, invitando ad aprirci all'intuizione, al sogno come senso indispensabile per entrare in empatia con ciò che questo scritto indica, superando così anche le apparenti barriere poste da un linguaggio esoterico. Falco studiò un sistema di rispondenza telepatica fatto di segni grafici, mandala, dove la scelta di spaziature, linee, caratteri e disegni fa parte integrante di un metatesto vivo e capace di attivare la mappa delle conoscenze già racchiuse nella memoria ancestrale dell'essere umano e quindi risvegliarle nel lettore più attento.