La nuova traduzione del I libro del De occulta philosophia, con l'ampia introduzione che la precede, la biografia dell'autore e una precisa contestualizzazione storica, unite ad un apparato iconografico che ne illustra lo spirito, non vuole essere il tentativo di recuperare un "mago" del Rinascimento europeo in un'ottica meramente esoterica e occultistica - come si è voluto presentarlo sino ad oggi - ma semmai intende offrire una lettura nuova, in grado di far dialogare ancora quest'opera col presente. Un simile "gesto" filosofico di attualizzazione è motivato infatti dalla necessità di riappropriarsi di una modalità conoscitiva in parte dimenticata, in grado però di ricevere nuovo e inaspettato impulso dai problemi e dalle intensità contemporanee.