Marta, Simone e Angela hanno età differenti, vengono da famiglie diverse, conducono vite che non si somigliano. Eppure hanno in comune qualcosa, qualcosa che purtroppo condividono con moltissimi altri coetanei: compiono atti di autolesionismo, infliggono dolore e segni al proprio corpo per trovare sollievo da una sofferenza interiore che non riescono a comunicare e per cui non riescono a chiedere aiuto. Le condotte autolesive sono cresciute del 75% negli ultimi dieci anni, e ancora più a seguito della pandemia, nella fascia di età che va dai 9 ai 17 anni. Stefano Vicari, primario di neuropsichiatria infantile e tra i più celebri professionisti del settore, inquadra il fenomeno da un punto di vista scientifico ma con un linguaggio semplice e comprensibile, aiutandoci a capire cosa può scatenarlo, come riconoscerlo e intervenire, mentre la Scuola Holden dà voce alle storie di Marta, Simone e Angela in tre intensi racconti, accompagnati da bellissime illustrazioni. Uno solo, ben fatto è un libro per molti: per chi - da genitore o familiare - ha bisogno di comprendere e intercettare la richiesta di aiuto di un figlio, per chi - come psicologo, educatore o insegnante - lavora con i giovani e ha sempre più necessità di strumenti e risorse aggiornati, e anche per chi in prima persona sta soffrendo, e può trovare in queste pagine la forza di guardarsi e la possibilità di non sentirsi più solo.