Oggi, rispetto al passato, l'opinione maggiormente condivisa è che la terapia di esposizione, ossia il ripetuto confronto con stimoli di per sé innocui ma per il paziente fonte di ansia, non comporterebbe una vera e propria cancellazione della "memoria eccitatoria" bensì, darebbe vita a un nuovo apprendimento, capace di interferire con essa e con la sua espressione: un apprendimento, dunque, "inibitorio" (Toso 2021 -La seconda giovinezza della terapia di esposizione. Modello concettuale e modalità operative). Questo recente rinnovamento concettuale e operativo risulta essere un campo decisamente in forte espansione. L'osmosi costante tra il laboratorio e la clinica continua infatti a procurare informazioni nuove e affascinanti sul processo di estinzione della paura disegnando, piano piano, un volto completamente nuovo al "modus operandi" della terapia. Obiettivo di questo lavoro sarà quello di accompagnare il lettore, capitolo dopo capitolo, verso una chiara ed esaustiva comprensione di quanto oramai sia necessario un tale rinnovato approccio, con la speranza che possa dare inizio a necessari ulteriori sviluppi. Principi, metodi e tecniche di valutazione e trattamento di una terapia espositiva di precisione sono presentati mediante il ricorso a dieci casi clinici esemplificativi.