A breve distanza dall'uscita del libro Gustavo Rol. Oltre il Mistero, per commemorare il sensitivo torinese in concomitanza col trentennale della sua scomparsa si è deciso di pubblicare un altro testo. A qualcuno ciò potrebbe sembrare un paradosso, una ridondanza, un modo per cavalcare la tigre, ma così non è. Se infatti l'intento del primo volume era quello di compiere un approfondito excursus sul personaggio, visto che ne trattava il percorso umano, il pensiero e l'opera, cercando di raccontarne gli aspetti meno conosciuti e di indagarne a fondo il carattere e gli aneliti, il modo di essere e il rapporto con Dio, il secondo è contraddistinto da uno spirito profondamente diverso. Come si intuisce dal titolo, "Gustavo Rol, Fenomenologia di un Mistero" intende raccogliere in un unico contesto i resoconti, le memorie e i ricordi di chi ha avuto la fortuna di conoscerlo a fondo, ma anche di coloro i quali lo hanno frequentato soltanto sporadicamente o si sono imbattuti in lui in maniera del tutto casuale. Tema centrale del presente libro sono, infatti, gli incredibili fenomeni, nella maggior parte dei casi del tutto inediti, raccontati da individui, non necessariamente noti al grande pubblico, che hanno comunque avuto con Rol rapporti significativi. Quel che emerge è la figura di un uomo straordinario, colto, dallo sguardo magnetico e come compreso del destino a cui lo "condannavano" le sue facoltà mentali.