«La psicoanalisi è stata scoperta da Freud, non inventata. Questo è stato qualcosa che ho visto per la prima volta, formulato verbalmente in modo chiaro e totalmente esplicito nell'opera di W.R. Bion. Si può scoprire ciò che già esiste, e la psicoanalisi ha avuto una lunga gestazione: i nostri "bisavoli" sono stati Socrate, Platone, Aristotele e Sofocle. Il volume è l'ultimo di una serie di altri sette, che sono uno studio transdisciplinare da un vertice psicoanalitico del percorso storico dell'apprensione della realtà, materiale e psichica. Quest'opera studia i processi mentali coinvolti nell'accidentato percorso della conoscenza - sempre accompagnato da mancanza di conoscenza, motore siamese della prima - in merito alle relazioni che sembrano continuare a essere in funzione nell'apparato psichico, per l'apprensione della realtà della natura umana e delle sue vicissitudini e sofferenze. Tento di rispettare la "inconoscibilità" di "O", conformemente all'eredità di Kant nell'opera di Bion, cosa di per sé frustrante, che istiga l'investigazione» (l'autore)