Sentiamo parlare sempre più spesso di "empatia", di "intelligenza emotiva", di "soft skill": ma cosa sono e a cosa servono? L'Organizzazione mondiale della sanità le ha definite "competenze di vita". Se le hard skill sono le competenze acquisite attraverso studio, lavoro e percorsi certificabili, le soft skill sono le abilità sociali: dimostrano la nostra efficacia nelle relazioni, ovunque esse si instaurino. Arricchiscono le abilità professionalizzanti, che da sole non bastano a garantire il successo lavorativo. L'intuizione, il pensiero critico e il pensiero strategico, la capacità nella gestione di una comunicazione efficiente volta alla persuasione sono essenziali per rispondere alle sfide dell'ambiente lavorativo, e infatti sono diventate un elemento centrale nella gestione delle risorse umane. Le soft skill sono innate o acquisite? Per rispondere a questo e altri quesiti, il libro offre un'analisi scientifica e aggiornata degli studi sulle soft skill, con una particolare attenzione al mondo del lavoro.