Cosa significa «mangiare il niente»? Si tratta di un appetito di morte o dell'affermazione di un desiderio singolare? L'anoressica si rifiuta al cibo per sottrarsi all'invasione dell'Altro, ma anche per esercitare un dominio sul proprio corpo e sulla propria vita. È una rivendicazione del suo diritto a esistere o un tentativo di espellere il dolore e la sofferenza? E la bulimica cosa fa, in realtà, quando cerca di colmare attraverso il cibo un vuoto incolmabile? Con questo libro, oggi riproposto in una versione aggiornata, Massimo Recalcati ha inaugurato un nuovo modo di interrogare l'anoressia e la bulimia promuovendo un cambiamento di paradigma nella teoria psicoanalitica e contrastando le terapie focalizzate sulla correzione autoritaria del comportamento alimentare. Anoressia e bulimia non sono più intese come patologie della condotta alimentare ma come "malattie dell'amore".