Un'emozionante riflessione sulla comunicazione in psicoanalisi che rimette in discussione le parole più utilizzate per parlare in analisi e di analisi. Quale strada prende l'inconscio per farsi conoscere? Chi sono i pazienti in psicoanalisi? Quale lingua costruire per entrare in contatto con loro? Che cos'è una "lingua toccante"? Grazie alla sua esperienza clinica, Danielle Quinodoz esplora i meccanismi psichici che ognuno di noi utilizza nel quotidiano: dai più evoluti, accessibili al simbolismo, a quelli più primitivi, che rimangono spesso silenti nel profondo della psiche. Alla ricerca di un nuovo linguaggio, l'autrice si sofferma sull'esperienza clinica avuta con quelle persone che, per poter dispiegare la propria libertà psichica e la propria creatività, hanno avuto un particolare bisogno di parole in grado di cogliere, nello stesso tempo, fantasmi, pensieri, sentimenti e sensazioni. Prefazione di Janine Chasseguet-Smirgel.