Integrando le analisi di Silvio Ceccato e della Scuola Operativa Italiana, di Francisco Varela, Ernst von Glasersfeld, Erving Goffman e Jean Paul Sartre l'autore individua le operazioni mentali che ci portano a disconoscere o sminuire il valore altrui. Secondo l'autore, le radici stesse della violenza, sia nelle relazioni tra i singoli che nel rapporto con le istituzioni, affonderebbero proprio in questa disposizione alla svalorizzazione dell'altro. È in ragione di ciò che siamo tutti oppressi ed oppressori.