Il libro è stato pensato per un pubblico finora scarsamente sensibilizzato all'argomento: i genitori, la cerchia familiare allargata e gli stessi educatori. La lettura del libro non insegna a quantificare, a diagnosticare, a testare; invita a prestare attenzione alle straordinarie capacità espressive dei più piccoli, pittori per grazia innata, che usano spontaneamente quest'arte per comunicare in modo simbolico e non convenzionale con i "grandi". I bambini "parlano" disegnando; utilizzando matite e colori, riversano sulla carta la loro visione della realtà: come vivono le relazioni, come percepiscono e interpretano il loro mondo interno, come vedono sé stessi e gli altri. Se considerato in quest'ottica, il libro si giustifica da sé. Occorre accostarsi alle opere dei bambini con stupore, meraviglia e umiltà. Le verità più significative, quelle che diventano argomento-problema sul lettino dell'analisi, sono già patrimonio formato nelle menti dei più piccoli. Dopo questa lettura i grandi possono riaprire un vecchio cassetto, estrarre qualche loro disegno custodito negli anni e provare a rivedersi con occhi più nuovi e avvertiti. Le scoperte non mancheranno.