Il punto di forza del libro è costituito dall'insistenza del punto di vista del bambino, suggerendo all'adulto di ampliare la sua empatia verso il piccolo, di spogliarsi della sua personalità e di ascoltare senza pregiudizi. L'empatia verso il bambino è frutto di lunghe ore trascorse in colloquio clinico con i grandi, i quali portano in terapia la loro infanzia, i loro primi approcci con la vita, i loro punti-base di riferimento. Tenendo conto delle ultime acquisizioni della medicina e della psicobiologia, gli autori di questo libro focalizzano come i primordi della vita psicofisica si sviluppino già durante il periodo fetale e come sensazioni olfattive, acustiche e cinestesiche creino già un'intima conoscenza madre-feto che durante i mesi della gestazione mangia e respira attraverso le funzioni fisiologiche materne. Mamma e feto sono in simbiosi e quando, dopo la nascita, appaiono divisi, sono in realtà delle vecchie conoscenze che si rapportano in modo nuovo.