"Il cibo degli dei" presenta una delle teorie più affascinanti e rivoluzionarie sulla nascita della coscienza e della cultura umana. Dai dimenticati altopiani africani fino ai recessi della foresta amazzonica, McKenna va alla ricerca dell'originale albero della conoscenza per ricostruire una storia dell'evoluzione dell'uomo basata sul primordiale rapporto che ci lega al regno vegetale. I funghi e le piante psicoattive non furono delle mere insidie lungo il cammino verso la civiltà, bensì degli alleati che i primi uomini scoprirono e di cui si servirono per salire la scala evolutiva: linguaggio, arte e religione - l'accesso al piano spirituale e trascendente - furono mediati e resi possibili dalla relazione arcaica e quasi simbiotica tra uomini e allucinogeni vegetali. McKenna affronta inoltre il modo in cui il desiderio umano di nutrirsi del "cibo degli dei" diventi, nel mondo moderno, una piaga sociale: alcool, zucchero, caffè e tabacco, fino ai derivati dell'oppio e alla cocaina, hanno reso la nostra relazione con le piante psicoattive un problema che non avrà soluzione. Solo l'esplorazione del nostro originario rapporto con il regno vegetale permetterà di recuperare la via della comprensione sciamanica, del rispetto della natura e della consapevolezza di sé.