L'incontro con l'altro genera e trasforma. Questo testo nasce appunto dall'incontro, in spazi e tempi diversi, degli Autori con Wilfred Bion, le cui teorizzazioni psicoanalitiche hanno fornito una profonda e articolata lettura di quelli che sono i meccanismi alla base dei processi di pensiero. È attorno a questa concezione dello sviluppo della mente sia individuale che gruppale che le due parti del testo, all'apparenza indipendenti, sono fortemente integrate. Nella prima un lavoro di Ferruccio Marcoli ci rivela quanto la storia individuale di Bion ne abbia segnato la prospettiva professionale, teorica, metodologica. Nella seconda Paolo Magatti intreccia in un'ottica psicosocioanalitica il Bion di Marcoli con quello di Pagliarani restituendo al lettore la sua visione e la sua interpretazione del pensiero bioniano. Nasce così Venere e l'Orso, un testo che impone un continuo gioco di specchi e rimandi dove l'incontro con l'Altro si pone come chiara e prepotente opportunità di arricchimento reciproco.