Questo volume si propone di percorrere le radici della nascita dello psicodramma, a partire dalla sua originaria formulazione di Jacob Levi Moreno e nel considerare l'approccio di Marie Eve Gardère. Una pratica di gruppo, in cui il singolo ha l'opportunità di elaborare suggestioni, vivere la propria esperienza a livello affettivo, catartico, cognitivo ma anche analitico, relazionale e creativo. Lo psicodramma nasce sul versante dell'esistenza, quasi una ribellione al mondo sul versante dell'atto. Interessante l'aspetto repressivo che per Moreno sembra esserne la causa e, in qualche modo, l'origine. Attraversando la sua esperienza si perviene dunque alla matrice neofreudiana dello psicodramma. Lo psicodramma trae la sua originalità dal gioco, dalla spontaneità e dall'analisi che orientata al gruppo. Come in un teatro ma senza scenario né costumi, né testo, si giocano degli istanti di sé, due o tre cose profondamente legate al corpo e all'inconscio, sorte lì all'insaputa dei protagonisti, si potrebbe dire senza che se ne accorgano. ...