"L'ipotesi che esista una sola psicologia o un solo principio psicologico fondamentale costituisce un'intollerabile tirannia", così Jung a proposito di questa che forse è la sua opera più famosa. Con Tipi psicologici si abbandona la pretesa, ancora radicata in Freud, di concepire la psicologia come scienza esatta, e si riconosce la presenza ineliminabile di un fattore soggettivo. Qui Jung integra la scoperta dell'inconscio con la definizione e la descrizione degli otto tipi psicologici principali. Tipi psicologici è anche un trattato di psicologia, ricco di casi clinici, e una storia del pensiero umano, in cui Jung ricostruisce i conflitti sorti dalla presenza dei due caratteri fondamentali, "apollineo" e "dionisiaco", che hanno dominato lo spirito nella filosofia e nelle arti da Platone a Goethe, da Aristotele a Nietzsche. Qui Jung dispiega tutto il suo fascino di evocatore di miti, personaggi, civiltà scomparse.