Se l'uomo ha bisogno di illusioni quanto di respirare, bisogna poter simbolizzare per scoprirsi soggetti di sé stessi e lanciarsi nella scoperta dell'altro e del mondo. Questa avventura carica di angosce spesso irrappresentabili e indicibili può prendere delle strade pericolose e difficili, ma anche trovare dei punti di repere e delle vie per trasformarle in immagini e in parole. Dall'alba dell'umanità, le pitture e le incisioni della preistoria testimoniano dell'acquisizione da parte dell'Homo sapiens di questa capacità di simbolizzare per far fronte all'inermità originaria dell'uomo stesso. L'autore esplora le questioni teoriche sollevate dal concetto di simbolizzazione nella storia del pensiero psicoanalitico e indica quali siano le sfide dei disturbi della simbolizzazione nel trattamento psicoanalitico degli stati psicotici e nevrotici.