La Psicopolitica è una nuova declinazione della psicologia sociale: essa racchiude l'arte di interpretare il messaggio politico, le scelte elettorali e i gusti dei popoli, analizzando e suscitando le emozioni. L'emozione è un fenomeno fisiologico che genera una decisione che - pur sembrando meditata - è prodotta dall'inconscio. Chi sa evocare emozioni - dunque - ha il controllo del potere, indirizza le masse, scatena l'entusiasmo o la paura. Il "capitalismo della sorveglianza", essenza stessa del sistema dominante, ha la grande capacità di generare e catalizzare questi fenomeni, plasmando la realtà a proprio esclusivo vantaggio. Ma anche i ribelli - coloro che si oppongono allo sradicamento globale del "regno della quantità" e alla post-democrazia delle governance tecno-finanziarie - possono apprenderne le tecniche. Questo manuale - agile, coraggioso e controcorrente - nasce per fornire degli spunti culturali ed operativi: creare emozioni travolgenti, leggere un'espressione corporea, interpretare un messaggio subliminale, parlare per essere compresi ed accettati. La Psicopolitica è persuasione, comunicazione, strategia mentale: utilizzarla consapevolmente è utile e necessario.