Il senso comune identifica le persone inserite nella società, sicure di sé e soddisfatte della propria vita come individui sani. Ma è davvero così? Essere conformi alle caratteristiche della società in cui si vive equivale a essere "normali"? E ancora: essere "normali" equivale a essere sani? Secondo Erich Fromm la questione è molto più complessa ed esistono malattie che sono diretta conseguenza del conformismo, quelle che l'autore definisce "patologie della normalità". Sulla scia di Marx e di Freud, Fromm individua due malattie derivanti dall'assoggettamento alla struttura delle moderne società occidentali: l'alienazione e il narcisismo. Conducendo un'analisi spietata sul fenomeno del consumismo e sulla crisi dei valori che scuote la nostra civiltà, l'autore scava alla radice della depressione, il grande male dell'individuo moderno, e analizza la diretta relazione di questa patologia con le condizioni socio-economiche da cui essa è originata.